Carolina Marconi vuole interrompere le cure: “la malattia mi ha insegnato che…”
Ospite a Verissimo, Carolina Marconi ha parlato della sua malattia e dell’intenzione di interrompere le cure per realizzare un sogno
Carolina Marconi più volte si è mostrata davanti alle telecamere nel corso della sua malattia, nella lotta contro il tumore e nella rinascita una volta entrata nel tunnel positivo della guarigione.
Ospite molte volte da Silvia Toffanin a Verissimo, sia sola che accanto al compagno, l’ex calciatore Alessandro Tulli, che le è stato sempre affianco in questa dura battaglia, con molta dolcezza e positività ha sempre raccontato la sua esperienza.
Nell’ultima puntata del programma, è stata visibile tutta la commozione di una donna che ha lottato e che continua a farlo, nei controlli per scongiurare che il tumore al seno sia stato finalmente debellato, nel ricordo della sofferenza, ma anche nella prospettiva di un sogno, che da tempo vuole realizzare insieme ad Alessandro.
Un figlio. Prima negato per via della scoperta della malattia, poi per via della impossibilità legale di adottarne uno, a causa dell’assenza del diritto all’oblio oncologico, che impedisce ai malati di tumore, seppur guariti, di perseguire questo desiderio.
La strada verso il sogno
A Verissimo dice: “Il sogno di diventare mamma è più forte di tutto”. Per avere una gravidanza dovrebbe interrompere le cure mediche. “Oggi sto bene, ho affrontato tutto e sono venuta qui a dire solo cose belle”, sottolinea. E’ guarita dal tumore al seno. Dopo l’operazione e la chemioterapia, ha i controlli di routine. “Sono importantissimi: ogni sei mesi ecografia e mammografia, ogni anno la tac. Ma il tempo passa è c’è sempre quel desiderio di cicogna che non passa in secondo piano.”, ha confessato.
Sono passati due anni e ho imparato tanto, soprattutto a non sprecare tempo”, dice la 45enne. Desidera un bambino. Per averlo deve interrompere le cure. “Io non mollo”, sottolinea con la voce rotta. “Vorrei avere modo di adottare un bambino, ma mi è stata negata questa possibilità perché ho avuto un tumore al seno, spero passi la legge per l’oblio oncologico”, prosegue.
La lotta per il diritto all’oblio oncologico
La Marconi sta combattendo una battaglia ulteriore sulla legge. “Siamo un milione di persone guarite per la medicina – spiega – Oggi hanno approvato questa legge del diritto all’oblio alla Camera dei Deputati, deve ancora andare al senato: dopo dieci anni potresti riprendere in mano la tua vita, la tua dignità, la tua libertà. Ma dieci anni sono tanti. Io vorrei sperare che quando andrà al Senato questi dieci anni diventano cinque, perché così si dà la possibilità di tutte le donne come me di avere figli, un mutuo, una assicurazione. Avremmo il diritto di vedere ridotti questi anni a cinque, ma non dieci. Poi magari si faranno dei decreti attuativi da esaminare caso per caso”.
E la paura sfiorata: “Recentemente mi hanno scoperto una macchia al fegato, avevo paura fosse una metastasi ma fortunatamente è una macchia benigna – chiarisce ancora Carolina – La malattia mi ha insegnato molte cose, la prima a non sprecare il tempo. Ricordo ancora il giorno della diagnosi, avevo iniziato a fare dei controlli perché volevo un figlio ed è stato così che ho scoperto il tumore. Oggi provare ad avere un bambino significherebbe mollare le cure ma voglio crederci, voglio sperare nel futuro“.