Pierfrancesco Favino e l’omosessualità, rivelazione | Il suo esperimento
L’attore italiano ha fatto una rivelazione in cui ha parlato di un suo momento di fragilità: “Ho voluto togliermi il dubbio”. Ecco cosa ha fatto.
L’acclamato attore italiano, ormai protagonista di moltissime pellicole che in questo periodo imperversano nei cinema, Pierfrancesco Favino, si è aperto completamente in una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha rivelato di aver affrontato un momento personale in cui si è chiesto o meno se fosse omosessuale: l’esplorazione della sua sessualità, a suo dire, era una cosa che ha sempre voluto intraprendere e che, grazie alle lotte della comunità LGBTQ+, è riuscito a fare solo ora senza alcuna reticenza.
Favino ha risposto sinceramente ad una domanda che da molti potrebbe essere considerata delicata, spiegando che: “Ho voluto togliermi il dubbio”. Pierfrancesco Favino, talentuoso artista di 54 anni, amato nel panorama cinematografico internazionale, ha risposto con franchezza alle domande del Corriere della Sera e ha rivelato di aver avuto esperienze omosessuali. Ecco cosa ha detto.
L’esperienza di Favino
Pierfrancesco Favino recentemente si è sottoposto ad una lunga e impegnata intervista al Corriere della Sera in cui ha rivelato di aver avuto esperienze omosessuali, cercando di esplorare la propria sessualità. Quando gli è stato chiesto infatti se ha o meno avuto un’esperienza del genere, lui ha risposto così: “Non fu nulla di carnale. Un uomo più grande di me mi corteggiava e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita. L’ho sciolto, ho capito che omosessuale non lo ero. Era un tempo in cui se sentivi un’emozione per un uomo, ti chiedevi cosa avevi di sbagliato. Adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice. Nello spettacolo, l’omosessualità è sempre stata presente, io stesso ho lavorato con Ronconi e Ferrero, e anche la fluidità è sempre esistita”.
L’attore ha voluto chiarire ulteriormente, condividendo alcuni dettagli sulla sua trasformazione fisica per alcuni suoi ruoli in vari film: “Quando ho vestito i panni di Bettino Craxi ho preso tra i 7 e gli 11 chili. Per le scene di Craxi dovevo essere più magro che per quelle di Craxi in Tunisia. Non è solo questione di aspetto, ma di respiro, di movimenti, di battito cardiaco. Devi calarti nei panni di un altro, gli americani dicono nelle scarpe: una scarpa che non è la tua, ma lo diventa a forza di consumarla, logorarla, sformarla. Ho preso 11 chili anche per diventare Buscetta.”.
L’attore ha anche condiviso la sua affinità con i colleghi attori come Giallini, Mastrandrea e Accorsi definendoli: “Amici da decenni”.