Edoardo Costa si confessa: “Ho perso la reputazione” | Cosa è successo
L’attore Edoardo Costa ha raccontato nell’autobiografia The Change della sua vita difficile, dall’ascesa nel mondo dello spettacolo alla caduta dopo lo scandalo che lo colpì. Ecco qualche anticipazione.
Anche Edoardo Costa sta per pubblicare un libro di stampo autobiografico: si intitolerà The Change e racconterà di tutto, focalizzandosi in particolare sulla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto alcuni anni fa. Da allora, è stato condannato per appropriazione indebita e, come ammette lui stesso, ha perso la reputazione, ma poi è arrivato un cambiamento importante.
Circa una decina di anni fa, era un attore molto famoso in Italia, conosciuto soprattutto per il ruolo di Riccardo Moretti nella soap Vivere, che andava in onda su Canale 5. Nel 2008, però, sono iniziati i guai quando Striscia la notizia ha cominciato a portare avanti un’inchiesta che ha attirato l’attenzione dell’autorità. Il processo è stato lunghissimo e si è concluso con la condanna per appropriazione indebita.
L’attore ha raccontato tutto nel libro The Change, spiegando che adesso ha superato tutto e si sente un uomo completamente diverso. Oggi, infatti, ha imparato a riprendere in mano la sua vita, con anche dei cambiamenti molto importanti.
Edoardo Costa in The Change: “Ora sono cambiato”
Prima dell’uscita di The Change, Edoardo Costa si è lasciato andare a un’intervista per il Corriere della sera, dove ha rilasciato qualche anticipazione sui contenuti trattati nel nuovo libro. In particolare, si è soffermato sull’importanza del cambiamento che ha subito dopo lo scandalo che lo ha investito e la condanna.
“Ero preso dai piaceri illusori in una vita di eccessi, da rockstar. Ora sono cambiato” ha raccontato, per poi focalizzarsi sul processo che affrontato, un periodo terribile che lo ha portato a perdere tutto. “L’inchiesta è nata dall’attacco mediatico di ‘Striscia’ ed è seguito un iter giudiziario lunghissimo […] I miei legali hanno rintracciato chi ha ricevuto i pagamenti in nero e ci sarà una revisione del processo. Ma, allora, avevo perso tutto: la mia scuola, due agenzie, due case di produzione, la mia onlus, i miei libri sono andati al macero”.
Il processo è stato molto lungo, ma alla fine l’artista è stato assolto per il falso bilancio e la pena è stata notevolmente ridotta. Prima provava vendetta e odio, ma ora ammette di sentirsi più sereno: “Non mi sapevo spiegare la ferocia dell’accanimento mediatico […] Provavo rabbia e un fortissimo desiderio di vendetta […] Grazie al suo accanimento sono diventato la persona che sono oggi. Il cambiamento può arrivare in mille modi, da un problema di salute, un lutto. Nel mio caso, perdendo la reputazione […] Ho perso la reputazione, poi il cambiamento“.