Veronica Satti contro Nikita Pelizon: ecco cosa è successo | Temperatura alta
Veronica Satti contro Nikita Pelizon per la mercificazione delle problematiche psicologiche. Un caso aperto da Selvaggia Lucarelli.
Nelle ultime ore l’ex vincitrice del GF, Nikita Pelizon, ha proposto ai suoi fan tramite Instagram un suo “corso motivazionale” molto costoso, attirandosi non poche critiche fra cui quella della giornalista Selvaggia Lucarelli.
“Finalmente vi trasformerete nelle persone che avete sempre voluto, in persone con un’autostima pazzesca. Fra pochi giorni alcuni di voi avranno la mia esperienza e tecniche degli ultimi 7 anni. Conosco bene tante delle vostre situazioni e no, non è a scopo di lucro. In molti pretendevano anche che fosse gratis”, questa la promessa della fantomatica guru della psicologia motivazionale.
Il costo per ritrovare la fiducia in sé stessi è però molto elevato: una tariffa comprende corso, chat su Telegram e una sessione live con lei. Il costo è di 97 euro per le prime 24 ore e poi a 247 euro. La seconda tariffa aggiunge anche a una sessione con un coach al costo di 457 euro. Chiaramente dopo tali affermazioni Nikita Pelizon è stata accusata di monetizzare sulla salute mentale, e a prendersela con lei sono stati in molti.
Selvaggia Lucarelli e la sensibilizzazione sulle tematiche di salute mentale
A intervenire nella faccenda del coaching di Nikita Pelizon è stata anche Selvaggia Lucarelli, che si è detta molto contrariata: “A tutti quelli che mi stanno segnalando questa roba, rispondo una cosa semplice: da tempo i primi a sminuire la categoria degli psicologi sono gli psicologi stessi (con l’indignazione di quelli seri). TikTok demenziali, la psicoterapia sponsorizzata da influencer improbabili, le slide ricolme di banalità per spiegare fenomeni complessi, i voucher per i colloqui online venduti da personaggi ridicoli. Il risultato è questo. Chiunque pensa di avere un livello di competenza accettabile.”
La giornalista ha quindi concluso affermando che il corso a pagamento proposto da Nikita Pelizon sarebbe la conseguenza della diffusa pratica di fare psicologia sui social, che sminuisce il lavoro dello psicologo.
Veronica Satti rincara la dose: “Tutto questo mi schifa e mi indigna”.
La figlia di Bobby Solo, Veronica Satti, non sembra essere da meno in quanto ad ira contro la Pelizon: “Studio psicologia e da 5 anni faccio “divulgazione” sulla salute mentale, ho scritto un libro a riguardo (dove ho voluto assolutamente una postfazione clinica da due dottoresse una psichiatra e una psicoterapeuta) ma non mi sognerei mai di fare corsi sulla depressione. Mi limito ad avere un approccio emotivo e prima mi consulto con la mia psichiatra per non creare trigger nei miei contenuti. […] Sempre più ragazzi soffrono di psicopatologie considerando che nel 2023 è stato stimato che il 39% dei giovani soffre di ansia o depressione. È un tema delicato e con delicatezza e premura va affrontato. Mi schifa e indigna tutto questo. È vero che non per forza un clinico possa dare aiuto ma vendere corsi? Credo che stiamo andando davvero oltre, senza pensare ai danni che può fare tale scelta spinta dal vile danaro”.
E la Satti continua: “Il tariffario di Nikita per una vita migliore, una ragazza che si fa pagare per cosa? Anche il sito e totalmente fuorviante, conosco persone che lavorano con terapie alternative soprattutto provenienti dalla cultura asiatica, ma sono persone che hanno studiato anni”. Veramente un argomento molto delicato, purtroppo gettato in pasto ai social, dove a farne le spese sono sempre i più giovani e i più vulnerabili, papabili vittime di questa pericolosa superficialità.