Assassinio a Venezia: 5 motivi per vedere il film di Kenneth Branagh
Cinque motivi per vedere il nuovo film di Kenneth Branagh.
Assassinio a Venezia è il terzo capitolo della saga su Hercule Poirot: cinque motivi per vedere il film. Lo scorso giovedì 14 settembre ha fatto il suo arrivo in tutte le sale cinematografiche italiane Assassinio a Venezia, film che rappresenta l’adattamento del romanzo di Agatha Christie del 1969 Poirot e la strage degli innocenti oltre che il terzo capitolo del franchise iniziato nel 2017 con Assassinio sull’Orient Express e proseguito poi nel 2022 con Assassinio sul Nilo.
Cinque motivi per vedere Assassinio a Venezia
Un primo motivo per vedere Assassinio a Venezia può consistere prima di tutto nella regia. Kenneth Branagh, che compare ancora una volta in veste di attore protagonista nei panni di Hercule Poirot, è protagonista di una regia buona, nettamente superiore a quella di Assassinio sul Nilo, con molta probabilità il capitolo più deludente dell’intera trilogia.
Secondo motivo può essere rappresentato dalla scenografia. In generale, questo Assassinio a Venezia risulta superiore al suo predecessore grazie anche e soprattutto alla scelta di fare meno affidamento alla CGI, il che ha reso possibile il conferimento di un’estetica ben precisa a tutta la pellicola. A risaltare sono in particolar modo le scenografie del film, che conta su una rappresentazione tutto sommato ottima degli ambienti e dei palazzi veneziani.
Il terzo motivo fa riferimento ancora alla città di Venezia, in grado ovviamente di giocare un ruolo assolutamente dominante per la buona riuscita del film. In contrapposizione ai colori caldi del Nilo del secondo capitolo, la Venezia dell’ultimo film della trilogia mette in mostra tutta la propria goticità e la propria cupezza divenendo assoluta protagonista con i suoi ambienti claustrofobici delle indagini condotte da Poirot. Una città dai colori freddi, con le sue storie di fantasmi che metteranno tra l’altro a dura prova la razionalità del detective interpretato da Kenneth Branagh.
Quarto motivo per cui vale la pena vedere Assassinio a Venezia consiste nel cast. A differenza dei primi due film questo terzo capitolo presenta accanto a Kenneth Branagh meno star, ma gli attori coinvolti si sono mostrati ben assemblati tra di loro, dall’attrice premio oscar in questo 2023 per Everything Everywhere All At Once Michelle Yeoh fino a Kelly Reilly e Tina Fey.
Infine, quinto e ultimo motivo è quello della trama, che si svolge nella Venezia del secondo dopoguerra. Poirot, ormai in pensione, viene invitato dall’amica scrittrice di gialli Ariadne Oliver (Tina Fey) a prendere parte ad una seduta spiritica della sensitiva Mrs Reynolds (Michelle Yeoh) nello spettrale palazzo della cantante lirica Rowena Drake (Kelly Reilly). Lo scopo di Poirot è quello di mostrare l’infondatezza della seduta, che viene però turbata da un omicidio che metterà a dura prova il famoso detective.
Assassinio a Venezia primo tra gli incassi del weekend
Presente in sala dal 14 settembre, Assassinio a Venezia è risultato essere al primo posto degli incassi dell’ultimo weekend in Italia con due milioni di euro e con circa 366mila spettatori. Il film diretto da Kenneth Branagh è seguito in questa classifica da Oppenheimer di Christopher Nolan e da The Nun II di Michael Chaves.