Grande Fratello Vip, le Selassié non sono vere principesse? | La sentenza
Il tribunale svizzero ha sentenziato che le tre sorelle Lucrezia, Jessica e Clarissa, ex stelline del Grande Fratello Vip non sono delle vere principesse.
L’anno scorso al Grande Fratello Vip ci sono state tre concorrenti molto particolari: Lucrezia, Jessica e Clarissa Selassié, tre giovani sorelle che sostenevano di discendere dall’ultimo imperatore di Etiopia, Hailé Selassié, che governò sul Paese dal 1930 al 1974, fino a quando non fu detronizzato a causa di un colpo di Stato ai fini socialisti. Oggi l’Etiopia è una repubblica parlamentare federale.
Il collegamento con la dinastia etiope, secondo quanto sostenevano le tre, derivava proprio dal padre, Giulio Bissiri, che appunto avrebbe avuto una parentela in comune con l’ex sovrano (deceduto nel 1975) e questo le avrebbe rese, di fatto, delle principesse, anche se con nessun territorio su cui regnare, a parte il mondo della televisione e dei social.
Le tre Selassié, infatti, si sono fatte notare parecchio durante lo show di Alfonso Signorini, in particolare Lucrezia – soprannominata Lulù – e Jessica, che ha addirittura vinto la sesta edizione, classificandosi al primo posto davanti a Davide Silvestri e Barù. In molti si aspettavano che vincesse Soleil Sorge, ma non arrivò neanche in finale.
Ma cosa è successo alle tre sorelle, a un anno dalla fine del programma? A quanto pare il padre è finito nei guai ed è stato condannato dalla corte svizzera per truffa.
Grande Fratello Vip, il padre di Lucrezia, Jessica e Clarissa Selassié è stato condannato
Solo poche ore fa il tribunale svizzero ha decretato che Lucrezia, Jessica e Clarissa non sono tre principesse e che non hanno alcun legame di parentela con Hailé Selassié. Questo legame di sangue era stato messo già in discussione in passato, ma finalmente sembra che abbiamo una risposta definitiva. Non si tratta solo di un chiarimento, ma per Giulio Bissiri, padre delle tre, è arrivata anche una condanna.
Il tribunale ha confermato la sentenza che aveva già emesso nel 2021. Come riportato da Oggi, Giulio Bissiri dovrà scontare una pena in cella e dovrà restituire ben 13 milioni di euro, dopo essere stato accusato e ritenuto colpevole di “truffa, falsità in documenti, ripetuta“. L’uomo sconterà la pena in un carcere a Lugano e la cifra che dovrà restituire corrisponde a quella sottratta all’imprenditore Silvio Tarchini e al procuratore Battista Ponti.
L’uomo, infatti, che ha davvero origini etiopi, avrebbe ingannato queste persone spacciandosi per un membro della famiglia reale e così li avrebbe convinti a finanziare diversi suoi progetti, così da poter vivere nel lusso. Inoltre, mostrava alla banca anche diversi documenti falsi, che sosteneva fossero stati firmati dalla banca centrale tedesca. Ora è stato arrestato e condannato.