John Wick 4, la bocciatura di Oliver Stone: “Disgustoso”
Il regista si scaglia contro il quarto capitolo della saga con Keanu Reeves.
Oliver Stone ha criticato aspramente John Wick 4, quarto film della saga diretto da Chad Stahelski.
Lo scorso mese di marzo è arrivato nelle sale cinematografiche John Wick 4, quarto capitolo della nota saga action con Keanu Reeves nei panni del protagonista. Il franchise, a partire dall’uscita del primo film nel 2014, è riuscito a riscuotere un enorme successo, anche se l’ultima pellicola non ha certamente riscosso consensi unanimi. Testimonianza di ciò le parole in merito da parte di Oliver Stone.
L’opinione di Oliver Stone su John Wick 4
Tra coloro che non hanno per nulla apprezzato John Wick 4 vi è Oliver Stone. Il regista statunitense classe 1946, celebre per aver diretto film come Platoon, Wall Street, Assassini nati – Natural born killers, Alexander e World Trade Center, ha parlato dell’ultimo film della saga con Keanu Reeves nel corso di un’intervista per Variety. Ecco di seguito alcune delle sue parole:
“Ho visto John Wick 4 sull’aereo. Penso che il film sia disgustoso oltre ogni immaginazione. Non so cosa abbia in testa la gente. Keanu Reeves in questo film uccide trecento o quattrocento persone in totale. E come veterani del combattimento nessuno di loro è credibile. Mi rendo conto che è un film, ma più che un vero film ormai è una sorta di videogioco. Ha perso del tutto il contatto con la realtà“.
Stone ha poi proseguito con la sua critica:
“Al pubblico forse piacciono i videogiochi, ma io mi annoio. Quante auto possono schiantarsi? Quante acrobazie puoi fare? Che si tratti di un personaggio Marvel superumano o soltanto di un normale essere umano come John Wick non fa alcuna differenza. Non è affatto credibile“.
Oliver Stone contro l’industria cinematografica
Oltre che contro John Wick 4, Oliver Stone si è lanciato in critiche anche nei confronti dell’intero sistema dell’industria cinematografica e dei grandi studios:
“Con il passare degli anni mi sono arrabbiato di più, non di meno. Ero un ragazzo convenzionale. Volevo essere amato. Ma ho capito che non posso essere amato“.
Queste le parole in riferimento alla mancanza di un certo tipo di espressione nel cinema odierno e al suo desiderio di esprimersi manifestato attraverso lavori dai tempi estremamente delicati come il film JFK – Un caso ancora aperto o anche i documentari The Putin Interviews e JFK Revisited: Through the looking glass.
Infine, Stone ha tirato in ballo il tema relativo al suo possibile prossimo ritiro:
“Ho realizzato 20 lungometraggi. Forse ne farò 21 prima di smettere, sarebbe bello. Ho un film in mente, ma non dirò di cosa si tratta“.