E’ morta all’età di 87 anni una delle più taletuose attrici britanniche: due volte premio Oscar, Glenda era anche molto attiva in politica e nel sociale.
E’ un quinquennio funesto per la vecchia guardia del cinema: tutti i suoi più grandi esponenti che ne hanno fatto la storia, stanno scomparendo, lasciando la loro eredità alle nuove generazioni. Sfortunatamente se ne è andata l’attrice britannica, Glenda Jackson, all’età di 87 anni, due volte premio Oscar, vincitrice di tre Emmy e grande esponente, oserei dire pilastro, del cinema britannico nella decade che va dagli anni Sessanta agli anni Settanta: un cinema innovativo che ci ha regalato alcuni degli interpreti più interessanti di tutto il mondo, ad oggi ricordati solo dagli appassionati o dalle vecchie generazioni.
Muore quindi un altro pilastro, un altro modo di fare cinema, un altra mentalità tesa allo sperimentare senza stare troppo a pensare al profitto e al guadagno sotteso: insomma muore una grande artista.
Per quanto Glenda Jackson si fosse ritirata da anni dalla recitazione per dedicarsi full time nella sua carriera politica per il partito laburista, era tornata a teatro nel 2015 con lo spettacolo Three Tall Women che le ha valso il Tony.
Ripercorriamo la vita e la carriera di questa formidabile attrice. Glenda Jackson era la maggiore di quattro sorelle e la sua carriera inizia da giovanissima, al liceo dove inizia a recitare.
Vincerà poi una borsa di studio alla prestigiosa accademia RADA e si trasferirà a Londra. Nonostante questo stenta ad affermarsi e rimane a lungo disoccupata tanto che per poter rimanere in città inizierà a lavorare come centralinista, commessa e cameriera. Il suo debutto però, dato l’innate doti attoriali, non si fa attendere e nel 1963 Glenda debutta al cinema con un ruolo marginale nel film Io Sono campione. Da lì è storia e la sua carriera tutta in discesa: la prima collaborazione con Peter Brook in Marat/Sade e in Tell me Lies. Poi nel 1967 colpisce sia pubblico che critica grazie al regista che ha saputo valorizzarla di più: Ken Russell. Lui le fa vincere il primo premio oscar della sua carriera come miglior protagonista nel film Donne in amore, film etichettato come “scandalosa trasposizione ” del romanzo di D.H. Lawrence in cui compare nuda come i suoi co-protagonisti.
Il secondo Oscar arriva grazie alla commedia Un tocco di classe insieme a Geoge Segal. E così fino al 2019: l’ultimo film in cui la vedremo sarà infatti The Great Escaper con Michael Caine. Fortunatamente però, gli inglesi hanno voluto omaggiarla nel 2022 e le hanno dedicato un’interessantissima retrospettiva al British Film Institute a Londra.
Addio Glenda, vogliamo ricordarti con questa tua frase: “La cosa più importante per un’attrice è saper ridere e piangere. Se devo piangere, penso alla mia vita sessuale mentre se devo ridere, lo stesso”.