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Aurora Ramazzotti si sfoga contro chi scrive su Instagram contro Berlusconi. E’ polemica

Aurora Ramazzotti- solocine.it

Aurora Ramazzotti si sfoga su Instagram contro chi in queste ore ha insultato il Cavaliere, deceduto ieri all’età di 86 anni. Ecco cosa ha detto.

Silvio Berlusconi è deceduto il 12 giugno 2023 all’età di 86 anni: è stato 3 volte presidente del consiglio, dal 1994 al 2023 deputato della Repubblica Italiana, senatore della Repubblica Italiana, fondatore delle reti Mediaset, presidente delle squadre calcistiche Milan e Monza.

Da sempre, dalla sua ascesa politica alla fondazione di Forza Italia, durante i suoi anni da presidente, Silvio Berlusconi ha sempre diviso il popolo italiano e l’opinione pubblica tra chi lo amava e chi invece lo odiava tanto da tirargli una statuetta della madonnina in testa (si, è successo), ed è per questo motivo che non appena l‘onorevole ha esalato l’ultimo respiro queste due fazioni si sono date battaglia sui giornali, sui social, su twitter.

Inaspettatamente Aurora Ramazzotti ha inveito contro tutti coloro che in questo momento erano affaccendati a raccontare il Cavaliere spogliati da qualsiasi freno. Ecco cosa ha detto.

Le parole di Aurora Ramazzotti

Silvio Berlusconi- solocine.it

La figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti si è espressa sulla morte di Silvio Berlusconi e ha deciso di dire la sua su quelle che sono state accuse di finto perbenismo che le hanno rivolto.

La showgirl infatti ha difeso l’immagine del Cavaliere e si è sentita in dovere di scrivere un messaggio di affetto alla famiglia del defunto; tramite una stories sul suo profilo instagram, la ragazza ha infatti scritto così:”Lo dico? Il concetto della libertà di pensiero è stato completamente distrutto dai social. No, nessuno ha il diritto di esultare o festeggiare per strumentalizzare la morte. Non importa che fosse un politico e che siate contro quello che chiamate finto buonismo che la morte porta con sé. Esprimere cordoglio per un decesso è usanza da sempre nel rispetto della famiglia e delle persone vicine al defunto. Avete avuto 86 anni per dire di lui ciò che volevate. Usare i social per diffamarlo oggi non è libertà di pensiero, è indelicatezza verso chi lo ama, visto che lui non è più qui per rispondere. Se non volete accodarvi al finto buonismo cucitevi la bocca o mettetevi quelle mani in tasca per una buona volta. Nessuno vi costringe a scrivere cose belle ma almeno oggi le cattiverie pensatele e basta.”.

Per quanto possa risultare, ad una prima lettura, un discorso che fila quello di Ramazzotti, per quanto la morte debba essere rispettata, va rispettata anche la storia e quella non può essere cambiata. In questi momenti è in atto, più che una pausa di cordoglio, una vera e propria beatificazione da parte di media e giornali per una figura che di beato non ha mai avuto nulla. Per i più smemorati ricordiamo che: Silvio Berlusconi si accordò con Marcello Dell’Utri per finanziare Cosa Nostra, varò un decreto per vietare la possibilità di sospendere l’alimentazione e l’idratazione di Eluana Englaro, una ragazza in stato vegetativo da 17 anni con la seguente motivazione: “Eluana potrebbe ancora generare un figlio”. Condannato per frode fiscale in via definitiva a 4 anni per 368 milioni di dollari, iscritto alla P2, una loggia massonica a delinquere finalizzata all’eversione, promotore di leggi ad personam (ne promosse ben 41) e così via.

Il finto buonismo non esiste, esiste però l’omertà di negare davanti la storia stessa i crimini di una persona che si, è morta e si, in 86 anni è sempre stata criticata ma mai fermata. Ora penso sia il momento giusto per ricordare di fronte ad una memoria sempre più breve.