Cleopatra fa 60 anni: 5 motivi per rivedere il celebre colossal
Il 12 giugno compie 60 anni il capolavoro diretto dal regista Joseph L. Mankiewicz.
Cleopatra, capolavoro del 1963, fa 60 anni il 12 giugno: cinque motivi per rivedere il celebre colossal. Nella giornata di lunedì 12 giugno compirà 60 anni esatti uno dei più grandi film della storia del cinema, capace di lasciare un segno indelebile in ambito cinematografico e non solo. Stiamo parlando di Cleopatra, colossal di genere storico ed epico diretto dal regista Joseph L. Mankiewicz con una superba Elizabeth Taylor nei panni della celeberrima regina egizia.
Cleopatra: il capolavoro di Mankiewicz
Nel lontanissimo 1963 il mondo del cinema viene rivoluzionato dall’uscita nelle sale di Cleopatra, capolavoro di Joseph L. Mankiewicz che si ispirava al libro di Carlo Maria Franzero sulla famosa regina egizia.
Sceneggiato da Sidney Buchman, Ben Hecht, Ranald MacDougall e dallo stesso Mankiewicz, il film, per la sua realizzazione, poté contare per un budget assolutamente incredibile per l’epoca: tenendo in considerazione il fattore inflazione, ancora oggi la pellicola risulta infatti tra le più costose in assoluto dell’intera storia del cinema.
Il colossal, sorretto oltre che da una straordinaria regia anche da un cast a dir poco eccezionale, venne enormemente premiato anche dalla critica: quattro le affermazioni ai Premi Oscar del 1964 su ben nove candidature totali – nelle categorie miglior fotografia, miglior scenografia, migliori costumi e migliori effetti speciali – cui si aggiungono altre quattro candidature ai Golden Globe dello stesso anno.
Ecco dunque di seguito cinque, dei tanti, motivi per rivedere questo incredibile capolavoro.
Cinque motivi per rivedere Cleopatra
Il film Cleopatra rappresenta una delle storie più antiche dell’intera Hollywood, sorretta da una grandiosa produzione cinematografica e da una trama convincente e solida in ogni suo singolo punto. Tra i motivi principali per rivedere la pellicola di Mankiewicz, che ha addirittura richiesto due anni e mezzo di riprese tra Italia, Spagna, Inghilterra ed Egitto, si potrebbero includere la grandiosità della storia, lo straordinario cast e le tante indimenticabili e iconiche scene, con un riferimento anche alla superba scenografia oltre che alle controversie che hanno accompagnato la sua lunga realizzazione.
La trama
La trama messa in scena da Cleopatra è il frutto di un lavoro incredibile che reso possibile la narrazione di ben 18 anni di storia, dalla fondazione dell’Impero Romano passando per il primo incontro tra Cleopatra e Giulio Cesare fino alla morte di quest’ultimo per mano di Marco Antonio. A fare da sfondo alle vicende storiche l’immancabile intreccio amoroso tra i tre personaggi principali.
Infatuato della regina Cleopatra, Cesare decide di proclamarsi unico sovrano del regno d’Egitto. Verificatosi l’assassinio di Cesare a Roma, ad invaghirsi della regina egizia è Antonio, che riesce a sposare la donna. Il matrimonio suscita enorme scandalo all’interno degli ambienti di Roma e non solo, con il personaggio di Ottaviano che viene spinto a muovere guerra all’Egitto con la sua flotta.
Lo scontro si conclude con la vittoria delle truppe di Ottaviano su quelle di Antonio ad Actium, nei pressi della Grecia. Infine, informato in maniera erronea della morte di Cleopatra, Antonio decide di togliersi la vita, il che porta poi anche la stessa regina egizia a compiere l’estremo gesto.
La prova del cast
L’enorme cast di Cleopatra è guidato principalmente dalle straordinarie prove di Elizabeth Taylor, Richard Burton e Rex Harrison, che interpretano rispettivamente i personaggi di Cleopatra, Marco Antonio e Giulio Cesare.
La Taylor, due Premi Oscar per la miglior attrice per Venere in visone nel 1961 e per Chi ha paura di Virginia Woolf? nel 1967, era già ai quei tempi una delle migliori attrici del panorama mondiale. L’attrice britannica si rivela perfetta per il prestigioso ruolo, riuscendo a conferire al personaggio di Cleopatra la giusta dose di fascino e di mistero e interpretando al meglio la regina lungo l’intero dipanarsi della vicenda.
Assolutamente straordinario è anche Rex Harrison, che dà vita ad un Cesare superbo e saggio ma allo stesso vanitoso. Non da meno, infine, la prova attoriale di Richard Burton, che interpreta un uomo, Marco Antonio, invidioso nei confronti del potere e del carisma di Cesare e che finisce con l’innamorarsi perdutamente di Cleopatra.
Le scene cult
Cleopatra di Mankiewicz risulta essere un film dalla potenza straordinaria. Merito, questo, anche e soprattutto delle tante scene iconiche che contribuiscono a conferire fascino alla pellicola. Le scene degne di nota sono ovviamente numerose: tra queste si potrebbero ricordare ad esempio quella dell’ingresso di Cleopatra nella città di Roma, con la regina con indosso pregiate vesti d’oro e con numerosi ballerini al seguito, o ancora quella del suo arrivo a Tarso al cospetto di Antonio a bordo di una grande chiatta dorata.
La scenografia
Il film, nonostante sia uscito nel 1963 e i diversi problemi di natura finanziaria e non solo che lo hanno accompagnato, risulta ancora oggi monumentale in ogni suo singolo aspetto. Oltre che sulla storia fatta di amori tormentati e di battaglie, Cleopatra si poggia anche su una scenografia straordinaria.
Si dice che il set fosse caratterizzato dalla presenza record di ben 26.000 costumi, dei quali 65 addirittura riservati alla sola Elizabeth Taylor. La scenografia, grazie all’enorme budget a disposizione, potrebbe forse far impallidire anche le grandi opere cinematografiche dei nostri giorni, con effetti speciali e con un’attenzione ai dettagli che raramente si potevano ammirare nelle pellicole di quegli anni.
I problemi e le controversie
Tra i più grandi cult della storia del cinema, Cleopatra del 1963 è celebre anche per le diverse difficoltà di natura logistica e finanziaria con cui ha avuto a che fare e che ha comportato. A causa delle enormi spese per la sua realizzazione, il film di Mankiewicz rischiò quasi di mandare in fallimento la 20th Century Fox: il costo, attestatosi intorno ai 300 milioni di euro attuali, hanno fatto piazzare Cleopatra sul podio dei film più costosi mai prodotti nella storia.
Problemi riguardarono anche la regia. Mankiewicz diresse il film subentrando in corso d’opera a Rouben Mamoulian, con il film che a quel punto aveva già superato di cinque milioni di dollari il budget previsto inizialmente. Riguardo invece al cast, nel corso delle riprese Elizabeth Taylor si ammalò di polmonite, il che la costrinse a sottoporsi ad una tracheotomia. Per questo motivo, la produzione di spostò da Londra a Roma, con la cicatrice della tracheotomia che è tra l’altro visibile in diverse scene del film.
Infine, enormemente problematica si rivelò anche la questione della durata del film. Mankiewicz, ricorrendo a diversi tagli, ridusse la pellicola da sei a quattro ore, ma per volontà degli studios si ricorse ad un’ulteriore riduzione a tre ore per allo scopo così di permettere una maggiore proiezione nelle sale. Inutili i tentativi da parte del regista di spingere la produzione a dividere il film in due parti distinte, con le varie difficoltà incontrate nel processo di realizzazione del costosissimo film che portarono praticamente alla fine del genere peplum.