Il più grande rimpianto di Biagio Antonacci: affari privati | La musica non c’entra
Una lunga intervista al Corriere della Sera rivela alcuni aneddoti della vita professionale e privata di Biagio Antonacci. Scopriamoli.
E’ stato l’idolo del pop italiano anni ’80 e ancora oggi riempie gli stadi con una discografia ricca che ripercorre tutta la sua carriera passata e presente, Biagio Antonacci si è raccontato in una recente lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dal privato alla sua musica, il musicista di Rozzano ha affrontato nel corso dell’intervista col quotidiano alcune tematiche che mai prima aveva rivelato pubblicamente.
In una lunga carrellata tra i ricordi e il presente, l’artista ha raccontato i suoi esordi e di come fosse difficile ai tempi affermarsi nel panorama musicale, quando non c’erano le possibilità attuali di farsi conoscere anche i con mezzi autonomi che il mondo digitale sta offrendo ai giovani, ma si passava solo per le grandi case discografiche.
E dalla musica al privato, il salto è stato breve vista la commistione che la vita personale ha su un artista che attinge anche dal suo vissuto per dar voce a delle emozioni che possono far parte della vita di tutti.
La lunga gavetta per arrivare al successo
Fin dall’infanzia, Biagio si destreggia nella realtà non facile della periferia milanese. Proprio le sue umili origini gli hanno permesso di essere l’uomo che è oggi, avendo dovuto attraversare tanti momenti bui.
“La più grande soddisfazione della mia vita è stata quando ho visto mio padre parcheggiare la macchina in un garage vero, nel box sotto casa: mi sono sentito Springsteen. Ho pensato: ma allora sono un figo anche io”, ha raccontato il musicista a proposito della sua adolescenza, quando si divideva tra il mestiere del geometra e la sua passione per i dischi, quest’ultima nient’affatto remunerativa all’inizio.
Il successo e i sensi di colpa
Dopo una lunga gavetta senza raccogliere i frutti sperati, che avrebbe fatto desistere chiunque, ecco che nel 1992 con Liberatemi arriva un successo indescrivibile. Biagio racconta di quel momento come una fase che inizialmente lo ha destabilizzato portandolo a montarsi la testa e lui stesso dice: “Quando la gente ti ferma per strada, quando le ragazze piangono al solo vederti, diventa tutto assurdo. Per tre/quattro anni ho faticato a contenere l’ego, ho avuto la tentazione di pensare di esser il migliore. Mi ero montato la testa, […] Poi con la paternità e la famiglia, torni a camminare con i piedi per terra”.
Capitolo spinoso anche quello della vita privata, di cui ricorda in particolare la separazione dalla madre dei suoi figli, Marianna Morandi, figlia di Gianni e il dolore che ha accompagnato quel momento: “Quando ho deciso di non vivere più nella stessa casa con la madre dei miei primi due figli. Provavo un grande senso di colpa per i figli. A volte chi rimane male non rema a favore, ma poi il tempo vince, l’amore vince”.