Guardiani della galassia 3 è appena uscito al cinema, ma avete notato che ci sono diversi buchi di trama durante il film? Ecco i più evidenti.
La saga di Guardiani della galassia si è conclusa ufficialmente con il terzo capitolo, uscito solo poco tempo fa. I fan sono rimasti complessivamente soddisfatti dal finale, ma non si può negare che all’interno del film ci siano diversi buchi di trama. Ecco quelli che abbiamo individuato.
Guardiani della galassia inizia con una visione completa di tutti i protagonisti, ma un dettaglio è evidente: Peter Quill è in crisi e sofferente e Nebula è costretta a riportarlo a casa perché si è ubriacato e non è in grado di badare a se stesso. La causa di questa depressione è la morte di Gamora. L’aliena è stata uccisa da Thanos nella saga di Avengers e anche se una Gamora continua a esistere in questo universo, non è la stessa persona di cui si era innamorato Quill. Quill appare triste e depresso, ma i fan si sono chiesti come mai non si sia visto in questo stato anche in Endgame e Thor: Love and Thunder, ambientati prima di Guardiani della galassia 3.
Poco dopo, quando Rocket viene attaccato, Quill si riprende immediatamente dalla sbronza e si lancia nel combattimento per difendere l’amico. Forse un po’ troppo velocemente, dal momento che solo pochi secondi prima era praticamente svenuto tra le braccia di Nebula. Una condizione di adrenalina e di disperazione? Forse bisognerebbe solo prendere la scena per buona, ma sembra che il protagonista si ubriachi e si riprenda a seconda delle esigenze della sceneggiatura.
Durante i flashback sulla vita di Rocket, si scopre che il procione è diventato com’è adesso in seguito a degli esperimenti. Anni prima, era detenuto insieme ad altri animali in un laboratorio, dove gli scienziati cercavano di renderli mentalmente più simili a degli umani, alterando il proprio cervello. A un certo punto, la lontra decide che tutti dovrebbero avere un nome e dichiara di aver scelto “Lylla” per se stessa. Ma com’è possibile che sia stata in grado di inventare un nome, da sola? Non dovrebbe possedere solo i dati e la conoscenza ottenuti durante gli esperimenti?
I Sovereign vengono presentati da Ayesha e Adam come degli esseri superiori creati a tavolino, seguendo un progetto estetico definito. L’aspetto mentale, però, non è all’altezza di quello fisico e viene detto chiaramente che i Sovereign sono “idioti” e non sono dotati di immaginazione, non sanno pensare con senso critico e inventare usando la propria creatività. L’unico in grado sarebbe Rocket. Tuttavia, occorre notare che i Sovrani sono in realtà una razza estremamente intelligente e sensibile, che ha sviluppato una tecnologia avanzata. Come possono creare nuove tecnologie, se non sono in grado di immaginare cose che non esistono?
A un certo punto, i protagonisti entrano in contatto con dei bambini dai capelli argentati, anche loro risultati dell’esperimento per creare la razza perfetta. Questi bambini hanno sviluppato una lingua che parlano esclusivamente tra di loro e si ipotizza che nessun altro estraneo a loro possa conoscerla. Mantis e Nebula cercano di comunicare, ma i bambini non li comprendono, finché non arriva Drax che traduce per loro. Come faceva Drax a conoscere questa lingua? Il film non lo spiega, ma si ipotizza che sia un modo degli sceneggiatori per rendere il suo personaggio più interessante anche da un punto di vista intellettuale.