Barbara Boncompagni parla delle “fidanzate di papà” e i tempi di “Non è la Rai”
La figlia di Gianni Boncompagni, Barbara, parla dei tempi di Non è la Rai, Ambra Angioini, e del rapporto del padre con le donne. Ecco cosa ha detto.
Gianni Boncompagni fu un conduttore radiofonico, un autore televisivo e un regista italiano, conosciuto e ricordato soprattutto per il suo lavoro negli studi RAI che fu di gran successo popolare grazie alle trasmissioni come Pronto, Raffaella?, Pronto, chi gioca? e il famosissimo e invidiatissimo Non è la Rai. Oltre però ai suoi successi di carriera, Boncompagni è sempre stato discusso a causa dei suoi amori con Isabella Ferrari e Claudia Gerini, due ragazze molto giovani. Amori confermati anche dalla figlia più piccola di Boncompagni, Barbara che in un’intervista sul Corriere della Sera ne ha parlato come “le fidanzate di papà”.
Dal canto suo Ferrari dichiarò: “E’ stata una storia bella. Mi dispiace che sia stata infangata, epr questo mi fa piacere parlarne. E’ successo che ho risposto ad un’intervista al TG3 sulle donne quando un milione di noi è sceso in piazza e si è scatenata una polemica, dice ma che parlia a fare se a 17 anni stavi con uno di 50? E’ stato un dispiacere per i miei genitori”.
L’intervista a Barbara Boncompagni
Durante un’intervista al Corriere della Sera, la terza e ultima figlia di Gianni Boncompagni ha parlato del rapporto del padre con le donne e dell’atmosfera ai tempi di Non è la Rai.
“Papà era zero autocelebrativo. Quando volevano intervistarlo diceva: ‘che noia. ‘. Una volta, nei suoi ultimi mesi, era a letto con la flebo e gli portai un gioco: una lavagna di luce su cui scrivere frasi. Gli dissi: scrivi qualcosa i importante e lui scrisse ‘ricordati di dimenticare’. Quindi, per cosa avrebbe voluto essere ricordato? Forse per le fidanzate. Su questo era un pò vanitoso.
Ha avuto storie con Isabella Ferrari, Claudia Gerini e altre giovanissime. Ma dopo, quando queste ex dovevano prendere decisioni importanti, tipo comprare casa, chiamavano lui: diventava come un padre per loro. Era paterno anche con quelle con cui ha solo lavorato. Negli anni, tante mi hanno raccontato che lui raccomandava sempre di studiare. A noi figlie invece ha detto sempre il contrario: io volevo fare l’università a Parigi e lui: ‘ma no, vieni con me, facciamo un programa’. Sono stata tanto a Non è la Rai: doppiavo le canzoni e le ragazze. Ambra Angioini era inteligentissima, si è visto oi dalle svolte di carriera che ha avuto. Mi ricordo uando, vessata dalla stapa, piangeva in camerino. Papà continuava a ripetere: ‘Ambra piange, Ambra piange’. Come se fosse una Barbie o il suo giocattolino telecomandato…e io: ‘Ambra piange, si, perché è un essere umano’ “.
“Fece di tutto per tenerci: si fece prestare i soldi da Mario Marenco per dimostrare al tribunale che poteva mantenerci. “