L’attore di Friends nel suo libro autobiografico si è scagliato contro il collega Keanu Reeves, ma è in corso il pentimento.
Matthew Perry, tra i protagonisti della serie che ha spopolato negli anni ’90 – Friends – ha suscitato di recente una serie di polemiche scaturite da alcune dichiarazioni contenute nel suo libro autobiografico Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing.
L’attore che interpretava Chandler ha citato in negativo il nome di Reeves, chiedendosi il perché fosse ancora vivo al contrario di attori “di talento” e “pensatori originali” come River Phoenix e Chris Farley anche loro tra gli interpreti del film Matrix.
“L’elenco dei geni che se ne sono andati in anticipo sul tempo è troppo lungo per scriverlo dettagliatamente qui. Perché degli intellettuali originali come River Phoenix e Heath Ledger muoiono, ma Keanu Reeves cammina ancora tra di noi?”, ha scritto Perry nel suo libro.
La dichiarazione ha inevitabilmente scatenato una querelle ed una serie di polemiche contro l’attore, che è risultato assolutamente fuori luogo e sopra le righe, citando a sproposito in un suo libro Keanu Reeves, tra l’altro noto per la sua diplomazia (ed infatti non si riscontrano repliche da parte sua alla pessima uscita del collega).
Ovviamente le frasi presenti nel libro, dopo aver suscitato un enorme clamore, hanno costretto Matthew Perry a presentare delle scuse a Reeves.
A mesi di distanza dall’uscita del libro, Perry è tornato sulla questione nel corso del Los Angeles Times Festival of Books, annunciando di aver preso provvedimenti affinché il nome di Reeves venga tolto da tutte le future edizioni di Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing.
«Ho detto una cosa stupida. È stata una cosa cattiva da dire. Ho fatto il suo nome perché viviamo anche nella stessa strada. Mi sono scusato pubblicamente con lui. Tutte le versioni future del libro non avranno il suo nome dentro».
Oltre a Phoenix, Perry aveva recitato nella comedy Almost Heros insieme al comico del Saturday Night Live, Chris Farley. Quando ha scoperto che il collega era morto di overdose all’età di 33 anni (senza nemmeno poter vedere il film), Perry ricorda nel libro: “Ho fatto un buco nel muro del camerino di Jennifer Aniston. Pensavo: Keanu Reeves cammina ancora tra noi”.
La proverbiale gentilezza di Reeves si è dimostrata anche in questa occasione, dove l’attore non ha assolutamente commentato la scivolata di Perry, lasciandola cadere nella sua completa indifferenza. Veramente un gran signore.