Giovanni Terzi, compagno di Simona Ventura, ha lanciato un messaggio su Instagram a dir poco sconcertante per la brutalità della notizia
Giovanni Terzi è figlio di Antonio Giovanni Battista Terzi, uno dei più noti giornalisti italiani degli ultimi decenni, nonché vicedirettore del Corriere della Sera.
Respirando pertanto in casa l’aria della carta stampata, si appassiona a questo mestiere e nonostante una laurea in Architettura al Politecnico di Milano comincia presto a fare pratiche in diverse testate fino a diventare una delle più importanti firme di quotidiani nazionali come Il Giornale, Il Tempo e Libero.
Tra il 2006 e il 2011, è in politica come Assessore al Commercio, moda, design ed eventi del Comune di Milano e parallelamente alla sua carriera giornalistica, compare in diversi programmi televisivi e radiofonici, sia in veste di ospite che in quella di conduttore.
Il giornalista è un volto conosciuto sia in tv e in radio (su Radio 105 ha una rubrica intitolata Il Terzincomodo, in cui affronta quotidianamente temi di attualità) e dal 2018 ha una relazione con Simona Ventura.
Quando conobbe Simona Ventura, Giovanni era reduce da pochissimo dal lutto della prima moglie, la mamma di suo figlio Ludovico. Perdita che lo aveva gettato nello sconforto più grande fino ad aver dichiarato più volte di aver avuto il desiderio di farla finita.
Poi arriva lei, la spumeggiante Simona, e probabilmente la sua vita comincia a colorarsi nuovamente e pian piano la loro relazione diventa più seria fino ad essere ormai una coppia stabile. Giovanni ha purtroppo una malattia genetica rara che ha compromesso in parte i suoi polmoni: la dermatomiosite amiopatica, patologia per la quale il giornalista ha perso la madre.
Il profilo del giornalista è molto seguito ed in questi ultimi giorni ha pubblicato un post che ha scosso le coscienze di molti suoi follower.
Non si tratta di un’informazione afferente le sue condizioni di salute per fortuna, nonostante la sua malattia abbia come unica soluzione solo il trapianto di polmoni.
Il post mostra un video in cui Yeilis Torres, ex detenuta politica della dittatura castrista, racconta di essere stata violentata e indotta all’aborto dalla polizia del regime. Una notizia che non ha destato alcun interesse a quanto pare nella stampa nostrana, ma che giustamente il giornalista porta alla luce, sottolineando ancora una volta come di fronte agli innumerevoli fatti di cronaca analoghi, non si possa rimanere indifferenti.