Il cantante inglese ha rivelato di aver dei brutti pensieri riguardo la docuserie Netflix che parlerà della sua vita. Ecco cosa è successo.
Robbie Williams è un cantautore e un grande showman britannico: frontman prima della boy band Take That e subito dopo, solista con gruppi di maggior successo e in solitaria, Williams ha sempre dimostrato di essere un artista di successo tramite gli incontabili dischi d’oro e di platino che in quasi trent’anni di carriera ha collezionato.
Oltre però al successo musicale, Robbie Williams è anche conosciuto per aver avuto una vita da rockstar tanto da pubblicare un documentario, Better Man, per un pubblico di soli adulti a causa delle varie scene di nudo esplicito a cui lo stesso cantante aveva commentato: “Ci sono delle scene di sesso che non perdono ma è la mia vita ed è quello che ho combinato. Sono le droghe, gli alti e i bassi, le donne e il sesso”.
Oltre però a Better Man, ora Robbie Williams tornerà con un nuovissimo documentario targato Netflix che però presenta già delle problematicità.
Robbie Williams farà parte di una docuserie in più episodi che verrà trasmessa su Netflix. Questo era già stato annunciato nell’estate del 2022 come una serie già in lavorazione.
Ora però il cantante dice di aver avuto dei ripensamenti e il panico l’assalito: a quanto pare Robbie Williams teme che i produttori non avrebbero nulla con cui riempire gli ultimi episodi della serie e che quindi la serie potrebbe rivelarsi un grandissimo flop.
Non molto incoraggiante da dire alla stampa soprattutto perché questa docuserie, che era stata annunciata a fine maggio è ancora in lavorazione e l’hype intorno ad essa aveva iniziato già un pòa svanire. Il rocker ha infatti detto: “Non abbiamo nemmeno iniziato a girare ma di presuppone che la serie sia composta da 4 episodi, quattro ore di airtime. Quando ne avevamo discusso, avevo pensato ‘non merito questo’ e subito dopo ‘sarà sicuramente una merda’. Questo è quello che penso anche ora. Quando penso al documentario, vorrei proprio sapere come hanno intenzione di riempire le quattro ore di documentario”.
Poi parlando in tedesco ha aggiunto: “Ho sempre pensieri negativi. Sempre in testa. Spero davvero tanto di sbagliarmi alla fine della fiera”.