Nel tempio degli uomini talpa, arriva il remake
Universal Pictures ha annunciato che sta lavorando a un remake del film The Mole People, horror del 1956 noto in Italia come Nel tempio degli uomini talpa.
Solo poche ore fa Universal Pictures ha dichiarato che produrrà un remake di un classico della storia del cinema, The Mole People. Si tratta di un horror fantascientifico che uscì in Italia nel 1956 con il titolo di Nel tempio degli uomini talpa. Il progetto è stato presentato allo studio da Chris Winterbauer, noto soprattutto per la sua recente commedia Moonshot. Il regista si occuperà di scrivere la sceneggiatura, mentre produrrà il film Robert Kirkman, lo stesso di The Walking Dead.
La pellicola originale è ormai diventata un cult e racconta l’avventura di alcuni archeologi che scoprono un’antichissima civiltà che vive da migliaia di anni nelle profondità della Terra. Si tratta di una popolazione imparentata con i Sumeri, che si rifugiò sottoterra quando un disastro colpì la Mesopotamia.
Dal momento che non hanno più contatti con la luce del sole, sono diventati tutti albini e schiavizzano delle creature umanoidi – a metà tra uomini e talpe – per scavare e recuperare funghi, che rappresentano la loro principale fonte di sostentamento. Questi Sumeri scambiano gli esploratori come delle divinità, ma quando scoprono che sono in realtà mortali decidono di sacrificarli ai loro dei. Da qui, il film assume la piega horror.
Nel tempio degli uomini talpa, la storia dietro il classico
Come riportato da Deadline, il nuovo film sarà un remake e si ispirerà solo leggermente a Nel tempio degli uomini talpa. Si concentrerà su una donna che deve salvare i nipoti dal padre, ma per fare ciò dovrà recarsi nel tunnel sotterraneo dove risiedono gli Uomini talpa e combatterli. Per ora non abbiamo altre informazioni e non si sa quando uscirà e quali attori formeranno il cast.
The Mole People ha una storia molto interessante, dal momento che si basa sull’antica Teoria della Terra cava – formulata nel XVII secolo – che sosteneva che al suo interno il nostro pianeta fosse cavo e, quindi, abitabile. La storia romanzata sulla Mesopotamia, invece, si ispira alle correnti panbabiloniste, che sostengono che tutte le civiltà derivino dai Babilonesi.
Sono interessanti anche gli elementi eliminati dalla trama originale. Nel finale originale, il dottor Bentley – interpretato da John Agar – avrebbe dovuto iniziare una storia d’amore con Adad – Cynthia Patrick – una donna conosciuta durante la spedizione nel sottosuolo. Alla fine, il regista decise di non inserire una coppia interraziale e il film si concluse semplicemente con lo scienziato che si salva e la morte di Adad durante un terremoto. Sicuramente, sarà interessante vedere un remake di un film così storico a oltre cinquant’anni di distanza.