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Tetris. La vera storia di come è nato il gioco su Apple TV+

Tetris- solocine.it

Arriva su Apple TV+ la vera storia del gioco succeso mondiale, Tetris. Tra battaglie legali, Guerra Fredda, Tetris non è un film adattato al videogioco ma una spy story.

Sicuramente dopo il flop di Pixels Hollywood è corsa ai ripari e se si tratta di videogiochi, è sempre meglio e più interessante parlare delle persone che sono dietro quel videogioco, della sua creazione e di tutte le imperfezioni e gli imprevisti che possono capitare durante la realizzazione di un progetto: questo è Tetris, il film spy story disponibile dal 31 marzo sulla piattaforma streaming Apple TV+. 
Il film parlerà della vera storia di come un videogame successo mondiale russo, possa aver avuto una così grande cassa di risonanza qui in occidente, visto e considerato che il gioco è nato durante i terribili anni di Guerra Fredda.

Il film ci propone quindi non tanto il percorso del progetto quanto gli intrighi e le circumnavigazioni legali di cui questo stesso progetto ha avuto bisogno.

Tetris. Trama.

Tetris- solocine.it

Nel 1984, gli anni prima della caduta del Muro di Berlino, il programmatore russo Alexey PAjitnov inventa il gioco tetris per hobby: questo però si diffonde come un virus per tutta L’Unione Sovietica attraverso copie illegali che le persone iniziano a scambiarsi tramite floppy disk.

Per ovvie ragioni, il gioco quindi rimane confinato dentro le mura dell’URSS fin quando, due anni dopo, non verrà scoperto dall’imprenditore Robert Stein, proprietario londinese dell’Andromeda Software che si aggirava su suolo russo alla ricerca di licenze da comprare a poco prezzo e rivendere per profitto. Nel 1988 quindi, Tetris approda in Occidente durante una convention a Las Vegas, la Consumer Electronics Show: lì arriviamo a conoscere Henk Rogers, il nostro protagonista, interpretato da Taron Egerton, appena uscito dal film biopic sul cantante Elton John.
Henk rimarrà folgorato dalla potenza del gioco tanto da volerlo portare in Giappone dove vive con tutta la sua famiglia in quanto dipendente della Bullet-Proof Software. Lì l’uomo rientra nelle grazie di niente poco di meno che il presidente della Nintendo, Hiroshi Yamauchi e in segreto, si inizia a lavorare al progetto per far uscire il gioco sulla console GameBoy: da lì l’idea innovativa, aprire la console al pubblico più vasto, non più Mario ma anche persone di ogni tipo, genere ed età.

Da qui il film aprirà un’odissea tra il protagonista, Henk Rogers e i suoi spostamenti in questo campo minato: Stati Uniti, Unione sovietica e Giappone.