Dallo scorso 9 marzo è presente nei cinema italiani Scream VI, nuovo capitolo della celebre saga horror.
Il nuovo film incentrato su Ghostface nasconde al suo interno diversi easter egg dei capitoli precedenti. Tre le sorprese cinematografiche più piacevoli di questo mese di marzo è da includere sicuramente anche Scream VI. Il film, ultimo per ora capitolo di una delle saghe horror più famose della storia del cinema, è stato apprezzato enormemente ed è stato in grado di apportare diverse interessanti novità al franchise.
All’interno della pellicola diretta da Matt Bettinelli-Olpin e da Tyler Gillett sono inoltre presenti, come in fondo ci si sarebbe potuto aspettare, diversi riferimenti soprattutto al secondo capitolo.
Scream 6 ha seguito e rispettato tutte le regole stabilite dal personaggio di Randy (interpretato da Jamie Kennedy) nello Scream II di Wes Craven del 1997. A quasi due settimane dall’uscita del film, gli sceneggiatori James Vanderbilt e Guy Busick hanno parlato a EW dei diversi omaggi, più o meno consapevoli, presenti all’interno di quest’ultimo capitolo con protagonista il serial killer Ghostface.
Una prima similitudine con Scream II riguarda l’ambientazione del campus del college: Tara (Jenna Ortega), Mindy (Jasmine Savoy Brown) e Chad (Mason Gooding), già scampati al killer nel precedente Scream, frequentano infatti il Blackmore College, mentre in Scream II i protagonisti erano studenti del Windsor College. Un elemento, come spiegato dai sceneggiatori, dovuto più alla logica temporale del film che a semplice nostalgia.
“Ci piaceva l’idea di dare una veridicità temporale al sequel. Tre dei quattro personaggi dell’ultimo film erano all’ultimo anno di liceo, quindi quella del college è stata una scelta logica“, queste le parole di Vanderbilt sull’idea di ambientare Scream 6 a un solo anno di distanza dagli eventi del precedente film.
A far discutere è stata anche la scena della scala riguardante il personaggio di Anika: alcuni fan hanno paragonato tale scena a quella della pugnalata subita da Cici Cooper (Sarah Michelle Gellar) in Scream II. Gli sceneggiatori hanno però spiegato che questa scena è stata inclusa semplicemente allo scopo di sfruttare la nuova ambientazione di New York.
“Quella caduta voleva fare maggiormente riferimento all’ambientazione di New York City e alla voglia di sfruttare la verticalità. Avevamo voglia di sfruttare questa città per poter fare qualcosa di diverso rispetto ai precedenti Scream. La paura dell’altezza era un qualcosa con cui non avevamo mai avuto a che fare nei precedenti film“, le parole di Vanderbilt.
Il finale di Scream 6, come spiegato da Vanderbilt, avrebbe potuto essere ambientato all’interno di un semplice magazzino: “Ma sembrava più un museo, stavamo avendo difficoltà nel trovare una location che funzionasse davvero, poi il nostro brillante location manager è riuscito a trovare questo posto“.
Sul discorso location ha poi proseguito Guy Busick: “All’inizio ci sentivamo a disagio nell’impostare il finale in un teatro perché non volevamo che la gente pensasse che stavamo semplicemente copiando da Scream II. Ma quando abbiamo visto il posto di persona sapevamo che avrebbe avuto un aspetto totalmente diverso da quello del teatro nel secondo capitolo“.
Proprio come la Debby Salt/Loomis interpretata da Laurie Metcalf in Scream II, i Ghostface dell’ultimo film hanno un legame familiare con i killer delle pellicole precedenti: Ethan Landry (Jack Champion) e Quinn Bailey (Liana Liberato) sono infatti i fratelli di Richie, mentre Wayne Bailey (Dermot Mulroney) è suo padre.
“Volevamo che le motivazioni dei killer in fossero legate principalmente alle proprie emozioni personali. La scelta della famiglia di Richie che dà la caccia a Sam per vendetta si è rivelata giusta. Sebbene si fosse già assistito ad un pazzo squilibrato dare la caccia ad uno dei protagonisti in Scream II non si era mai visto all’opera insieme un’intera famiglia di psicopatici. Questo film punta a mettere contro due famiglie, quella dei Bailey contro quella dei Carpenter“, ha spiegato ancora Busick.
Con l’ultimo capitolo del franchise al momento nei cinema, la mente non può che andare già al futuro Scream VII, una pellicola che potrebbe invece contenere diversi riferimenti al terzo film della saga del 2000 diretto da Wes Craven.
Ecco le parole di Vanderbilt in merito ai possibili rimandi nel prossimo film del franchise: “Non lo so. Non so cosa potremmo fare in merito a Scream III. Abbiamo menzionato per la prima volta Roman Bridger (killer di Scream III interpretato da Scott Foley). La gente sul web dice spesso che non si parla mai di Roman, allora a quel punto ho pensato ‘beh allora state a guardare’“.
“Complimenti a lui per l’ambizione“, ha così scherzato Busick. Parole che costituiscono un rimando alla citazione di Kirby interpretata da Hayden Panettiere nell’ultimo film in merito al fatto che Roman è l’unico Ghostface solista dell’intera saga.