Nella serata di domenica 12 marzo si è svolta l’edizione numero 95 dei Premi Oscar.
Per quanto riguarda la regia da segnalare la totale assenza di registe: un elemento che ha scatenato la reazione da parte di Patty Jenkins.
Domenica 12 marzo, al Dolby Theatre di Los Angeles, sono andati finalmente in scena i tanto attesi Premi Oscar 2023. Una serata all’insegna dello spettacolo e delle emozioni, caratterizzata dall’assoluto dominio di un Everything Everywhere All At Once in grado di aggiudicarsi ben sette statuette.
In un’edizione che ha visto anche il trionfo nella categoria di miglior attore protagonista di Brendan Fraser per l’interpretazione in The Whale, a far discutere è stata però la totale assenza di registe candidate al premio di miglior regia. Una cosa che non è andata giù per esempio a Patty Jenkins, regista nota per aver diretto negli ultimi anni i film del DC Universe Wonder Woman del 2017 e Wonder Woman 1984 del 2020.
L’assenza di registe candidate all’ambito premio della miglior regia, statuetta spettata alla fine a Daniel Kwan e a Daniel Scheinert per il pluripremiato Everything Everywhere All At Once, non è ovviamente passata inosservata.
Tra i candidati, oltre a Kwan e a Scheinert, erano inclusi anche Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola, Steven Spielberg per The Fabelmans, Todd Field per Tar, e Ruben Ostlund per Triangle of sadness. In sintesi, nessuna donna è riuscita a concorrere per il premio.
Nelle ore precedenti alla cerimonia cinematografica più attesa dell’anno, precisamente nella classica cena pre-Oscar che si è tenuta al Beverly Hills Hotel’s Polo Lounge, a criticare questo aspetto è stata Patty Jenkins. Queste alcune delle sue dichiarazioni: “Mi arrendo, mi arrendo. Nonostante tutti i tentativi di promuovere la diversità. I numeri di chi vota per queste cose sono troppo squilibrati. Ho quasi smesso di prestare attenzione alla cosa. Ci vorrà ancora molto tempo per arrivare finalmente a vedere una maggiore diversificazione dei premi. Apprezzo gli sforzi che si sta cercando di mettere in atto, ma c’è ancora tanta strada da fare“.
A fare eco a Patty Jenkins era stata negli ultimi giorni anche Chloe Zhao, regista che dopo aver debuttato con Songs My Brothers Taught Me del 2015 e The Rider – Il sogno di un cowboy del 2017 è salita alla ribalta grazie all’acclamato Nomadland del 2020 e ad Eternals del 2021 del Marvel Cinematic Universe.
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista per Variety da parte della Zhao, che ha tra l’altro vinto i premi di miglior film e miglior regia agli Oscar del 2021 proprio con Nomadland: “C’è ancora un gap davvero grande per le donne nel nostro settore. Non facciamo tutto questo per i riconoscimenti, anche se questi possono aiutare per quanto riguarda la longevità delle carriere“.