L’attore Rupert Grint a distanza di tanti anni dalla fine della saga di Harry Potter, ha confermato/raccontato un aneddoto successo durante le riprese del secondo capitolo del franchise del “maghetto occhialuto”.
Gli attori bambini che vengono ingaggiati per interpretare una saga, sanno benissimo che (se tutto procede bene ovviamente), cresceranno all’interno di un set cinematografico insieme ai loro personaggi.
Di aneddoti e di ricordi che avranno da raccontare in età adulta sicuramente ce ne saranno tanti, lo sa bene Rupert Grint, il Ron Weasley della saga di Harry Potter, il quale recentemente ha raccontato di un episodio molto particolare avvenuto decenni fa.
Rupert Grint, ha interpretato in tutti i film del franchise di Harry Potter, i romanzi basati sui romanzi della J. K. Rowling, il personaggio di Ron Weasley. Ron insieme a Harry Potter (Daniel Radcliffe) e Hermione Granger (Emma Watson), hanno fatto appassionare intere generazioni al mondo magico di Hogwarts, insieme alle loro avventure e agli altri personaggi della storia.
Di recente Rupert ha confessato quanto sia stato difficile lavorare per così tanti anni sul set, con ritmi forse un po’ troppo impegnativi per dei bambini/adolescenti. Pur grato di quella esperienza, ha voluto raccontare di quanto non sia stato tutto “rose e fiori”. Il trio di “maghetti” si è rincontrato dopo tanto tempo durante la reunion Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts ed è stato molto bello per Rupert: “È stata un’esperienza davvero unica che solo noi conosciamo davvero, è stato davvero bello rivedere i miei compagni di viaggio. È stata una buona occasione per riflettere su tutto e dire quanto fosse stato folle. È sempre bello guardare indietro”.
In una recente intervista, l’attore si è lasciato andare a diverse confessioni e pensieri, si è dichiarato favorevole ad una possibile serie tv reboot, anche se per lui sarà difficile vedere il suo personaggio interpretato da altri, in quanto molto geloso del suo alter ego, sarebbe comunque propenso a vedere una nuova versione del “suo mago preferito”: “Penso che sarà come passare il testimone, lasciare che qualcun’altro interpreti Ron. È strano perché sono molto protettivo nei confronti di questo personaggio, mi ci rivedevo molto, e poi mi hanno scelto per portarlo in vita. È difficile rinunciarci. Ma sarebbe comunque carino”. Ha poi concluso che secondo lui in futuro comunque i film saranno rifatti con un nuovo cast, quindi perché non iniziare da una serie tv?
Grint ha poi raccontato di quella volta in cui non ha svolto “i compiti” richiesti dal regista, Alfonso Cuarón, il quale durante le riprese del secondo capitolo aveva chiesto al trio di scrivere un saggio sul loro personaggio. Rupert ha voluto sottolineare quanto i personaggi in realtà fossero in simbiosi con i loro alter ego, infatti, Emma Watson in perfetta sintonia con Hermione ha consegnato un saggio di 16 pagine, Daniel un paragrafo e lui non consegnò niente, come avrebbe fatto Ron.
Come ha infatti raccontato Rupert Grint: “…stavo facendo esami importanti in quel momento. Ed è anche una cosa molto simile a Ron da fare. Quindi, non l’ho fatto”.
Non si sa cosa succederà al mondo di Harry Potter, se vedremo altri sequel, prequel o reboot, nell’attesa potremo rivedere il “nostro” Rupert presto al cinema con il film Bussano alla porta di M. Night Shyamalan, da oggi al cinema.