Verissimo, Toffanin gelata dall’ospite: “Mi hanno fatto 17 trasfusioni e mio marito…”
A Verissimo, da Silvia Toffanin, Alice Campello, moglie del calciatore Alvaro Morata, ha raccontato in una toccante intervista i problemi di salute che ha dovuto affrontare dopo la nascita della figlia Bella.
Lo scorso 28 gennaio, nel salotto di Verissimo, la padrona di casa Silvia Toffanin ha accolto la bellissima Alice Campello, modella e moglie del campione Alvaro Morata, la quale si è raccontata in un’intervista in cui hanno trovato grande spazio le sue emozioni di mamma ma anche le difficoltà incontrate dopo il parto della figlia Bella.
“Finalmente una femminuccia, me la sono meritata. Era il mio sogno fin da bambina, l’ho sempre voluta. Sognavo di diventare mamma e direi che ce l’ho fatta” ha esordito Alice. Purtroppo, dopo la gioia, una grande paura: la Campello, subito dopo la nascita della sua piccola, infatti, ha perso completamente conoscenza ed è finita in sala operatoria.
“Il parto è andato molto bene, è stato il più bel parto, cesareo, non avrei potuto scegliere altro. Il problema è venuto dopo quando sono uscita, avevo anche la bambina in braccio, ho iniziato a sentirmi male, ho l’immagine nella mia testa di me che alzo la coperta e vedo un’emorragia” ha spiegato la ventottenne a Silvia Toffanin, richiamando alla mente quei momenti terribili.
“La prima preoccupazione è stato Alvaro, io mi stavo preoccupando per lui, ho visto la sua faccia, l’ho visto sbiancare, da lì non mi ricordo più nulla, erano le 10 di mattina e mi sono risvegliata alle 10 di sera, sono stata in sala operatoria, mi hanno intubata”. I medici sono intervenuti in maniera tempestiva, ma l’emorragia ha richiesto il ricovero in terapia intensiva.
A Verissimo, da Silvia Toffanin, la testimonianza toccante di Alice Campello sui suoi problemi di salute dopo il parto della figlia
“L’utero non si è contratto e questo ha provocato un’emorragia gigante. Era molto grande all’inizio e poi è diminuita leggermente, poi piano piano. Mi hanno messo un palloncino dentro l’utero e abbiamo aspettato fino alle 2 del pomeriggio del giorno seguente, mi hanno detto che se togliendolo l’emorragia fosse continuata, mi avrebbero dovuto togliere l’utero. Per fortuna è andata bene” ha continuato Alice.
“È stata una brutta esperienza, mi sono resa conto anche dell’importanza di donare sangue, mi hanno salvato la vita le persone che hanno donato con 17 trasfusioni”: questa la testimonianza toccante di Alice Campello davanti a una visibilmente commossa Silvia Toffanin. La condivisione della sua esperienza ha fatto passare un messaggio molto importante sul tema della donazione del sangue.
“Alvaro l’ho visto distrutto, mi è stato vicino, tutto l’amore che mi ha trasmesso, ho visto che gli sarebbe caduto il mondo addosso, io mi sono resa conto un po’ alla volta, ma lui e i miei genitori soprattutto l’hanno vissuta male” ha concluso Alice.