Sapevate che anche gli oggetti scenici usati nei film hanno un prezzo molto alto? Di recente, il modello originale di E.T. è stato venduto a un’asta per una cifra assurda: parliamo di milioni.
Era il 1982 quando usciva al cinema per la prima volta E.T. – L’extraterrestre, uno dei film più famosi di Steven Spielberg. Si trattava della storia di un’amicizia tra un alieno atterrato sulla Terra dopo un incidente e un ragazzino di nome Elliott, interpretato da Henry Thomas, all’epoca giovanissimo. Il regista ha dichiarato che si sente molto affezionato a questa pellicola, dal momento che è in parte ispirata alla sua infanzia. Ha raccontato, infatti, che quando i suoi genitori divorziarono, lui si creò un amico immaginario.
Sono ormai passati quarant’anni dalla prima uscita di E.T., ma ancora oggi è uno dei film più famosi della storia del cinema. All’epoca, infatti, non ebbe successo solo per la trama avvincente e toccante, ma anche per l’ottimo uso degli oggetti di scena e degli effetti speciali, decisamente all’avanguardia per quegli anni.
In particolare, per ricreare il corpo dell’alieno usarono una statua animatronica, che fu progettata da Carlo Rambaldi. Solo poche ore fa questa specie di statua è stata battuta all’asta da Julien’s e Turner Classic Movies per una cifra enorme.
Non stiamo parlando solo di un oggetto di scena, ma anche di un vero e proprio capolavoro ingegneristico. Questa sorta di “scheletro” dell’alieno E.T. ha ben 85 punti di articolazione e fu progettata nel 1981 da Carlo Rambaldi, vincitore del Premio Oscar. Durante le riprese veniva manovrata da dodici operatori, che Steven Spielberg soprannominò “le dodici anime di E.T.“.
Si tratta di uno degli oggetti da collezione del mondo cinematografico più rari in assoluto e, per questo, detiene un grande valore, non solo storico o simbolico, ma anche economico. Proprio per questo, durante l’asta ha raggiunto un prezzo di 2,6 milioni di dollari, che corrispondono circa a 2,45 milioni di euro.
Il modello funziona ancora perfettamente a quarant’anni di distanza. Si muovono ancora gli occhi, il collo e il dito, che poi, con la sua luce e la battuta “Telefono – Casa“, divenne un’icona di tutto il film. Oltre a questo pezzo, sono stati venduti anche altri oggetti di scena provenienti da altre pellicole. Alcuni esempi sono il bastone di Mosè (Charlton Neston) de I dieci comandamenti, la scopa Nimbus 2000 di Harry Potter in La pietra filosofale, i guantoni da boxe di Robert De Niro in Tono scatenato e il martello di Thor.