I migliori momenti Marvel del 2022
Il 2022 è stato l’anno più impegnativo per l’MCU in 15 anni di carriera. Moltissimi film sono stati rilasciati quest’anno, importantissimi per lo sviluppo dell’intero Marvel Cinematic Universe per un totale di 18 ore in un anno. Ecco una classifica dei momenti più belli dei film Marvel prima che finisca l’anno.
Sta per finire (finalmente direbbe qualcuno), il 2022 e come in un rewind di Youtube ecco che ci apprestiamo a fare i conti con quello che è stato realizzato quasi dodici mesi fa. Marvel Cinematic Universe non è da meno: possiamo dire con assoluta sicurezza che quest’anno è stato uno dei più proficui della casa cinematografica. Con ben diciotto ore annuali di film usciti in sala e due special off su Disney+, mamma Marvel si appresta a uscire fuori da tutti i record: Thor: love and thunder, Doctor Strange: Il multiverso della Follia, Black Panther: Wakanda Forever, Moon Knight, Ms. Marvel e She Hulk- Attorney at Law sono tutti i titoli che sono stati rilasciati.
Marvel Cinematic Universe- solocine.itNon tutti ovviamente sono stati perfetti ma ci sono state alcune scene memorabili che non possiamo non ricordare, degli effetti speciali da urlo e alcune sorprese che non ci saremo mai aspettati dal prodotto. Come sempre, anche se la resa totale potrebbe ai più risultare mediocre e scontata, Marvel riesce a strapparci dalle poltrone e a immergerci nel film insieme ai suoi attori, regalandoci molte emozioni.
Ecco i migliori momenti dei migliori film che sono usciti quest’anno. Attenzione, potrebbero esserci spoiler!
Miss Marvel: Kamala capisce di essere una mutante
Nel fumetto omonimo, Kamala Khan non è umana. La stagione finale di Miss Marvel rivela proprio questo: che la protagonista è una mutante. Se questo cambiamento non comporterebbe nulla per l’eroina, lo fa all’interno delle implicazioni future per l’MCU. I fan avevano aspettato per anni dei mutanti dall’universo Marvel e quella linea di dialogo di Kamala li ha accontentati.
She Hulk visita gli Studios Marvel
Per tutta la stagione, She Hulk sembra usare il mezzo del rompere la quarta parete, soprattutto perché nella versione comic, il suo personaggio Jen Walters è famosa proprio per questo. Infatti nell’episodio finale della serie, le cose iniziano a farsi davvero metateatrali quando Jen abbandona il suo stesso show, salta dentro il menù di Disney+ e viaggia verso i Marvel Studios per confrontarsi con l’uomo al comando della compagnia, K.E.V.I.N..
Thor combatte contro la sua stessa ascia
In Thor: Love and Thunder il protagonista ha moltissimi problemi relazionali: la stessa Jane Foster, ex di Thor, tornerà in scena all’interno del film ma a quanto pare i problemi più grandi, il protagonista gli sperimenterà con la sua stessa ascia magica, Stormbreaker. Questo perché Jane impugna il vecchio martello del dio del Tuono, Mjolnir, il quale ha rotto con lui nel precedente film e, quando Thor lo vedrà sembrerà molto più eccitato a vedere lui che lei, creando ovviamente una scena davvero esilarante. A quanto pare puoi tradire la tua stessa arma.
Zombie Doctor Strange
La domanda n. 1 in Doctor Strange in the Multiverse of Madness era: la Marvel scatenerà Sam Raimi e gli permetterà di realizzare il film da solo, o sembrerà solo un altro pezzo dell’infinita catena di montaggio della Marvel? Sembrerà un film di Sam Raimi? La risposta, per fortuna, è stata sì, specialmente nel climax in cui Doctor Strange usa Darkhold per rianimare il cadavere di una dimensione alternativa Strano, burattinando il proprio cadavere di zombi per aiutare a salvare il multiverso. Nel grande finale d’azione, questo Strano essiccato (indossa un mantello fatto di fantasmi!) Ha fatto un discorso di incoraggiamento totalmente serio ad America Chavez, aiutandola a cogliere l’occasione per sconfiggere Scarlet Witch. È stato il tipo di momento – dolce ma spaventoso, e in qualche modo anche un po’ sciocco – che solo Sam Raimi poteva realizzare.
Il funerale di T’Challa in Wakanda Forever
Di tutte le sfide che il regista Ryan Coogler ha dovuto affrontare con Black Panther: Wakanda Forever, la più dura potrebbe essere stata riconoscere la morte dell’attore Chadwick Boseman in un modo che ha onorato la sua scomparsa senza sentirsi pacchiano o sfruttatore o sdolcinato. In qualche modo, ce l’ha fatta. L’apertura di Wakanda Forever immagina vagamente la morte nella vita reale di Boseman, con T’Challa che soccombe a una malattia mortale fuori dallo schermo.
Quello che segue è un funerale triste ma anche celebrativo che funge anche da tributo molto commovente al vero uomo che interpretava il personaggio. Ciò è stato seguito da una versione unica del logo standard dei Marvel Studios. Invece della solita schiera di eroi Marvel, conteneva solo filmati di Boseman; invece della tipica colonna sonora ampollosa, il logo si è dispiegato silenziosamente. È stato chiaramente uno dei momenti più potenti dell’intero universo cinematografico Marvel.