Ryan Murphy dice no a Glee dopo la morte di Cory Monteith
Ryan Murphy a distanza di sette anni dalla messa in onda dell’ultima puntata di Glee, riflette su cosa avrebbe fatto adesso dopo aver saputo della morte di Cory Monteith, personaggio principale del cast del fortunato telefilm.
Glee, è una di quelle serie tv che ha portato buon umore alle persone in tutti i suoi 6 anni di trasmissione. La rivincita dei perdenti, degli sfigati, di quelli a cui viene fatto il famoso gesto della “L” in fronte, dei “looser” insomma. Glee con la sua impronta musicale ha affrontato diversi temi molto importanti tra una canzone e l’altra.
Nonostante questa gioia e questa profondità d’animo percepita in ogni puntata, un fatto reale ha sconvolto l’ideatore Ryan Murphy e tutto il cast di Glee, cioè la morte di Finn Hudson, alias Cory Monteith.
Il successo di Glee
Glee è una serie televisiva musicale andata in onda dal 2009 al 2015 quando fu trasmessa l’ultima puntata, “I sogni si avverano”. La storia inizia con un professore di spagnolo ottimista, Will Schuester, che cerca di radunare tutti i membri della scuola più disadattati ed emarginati in un club musicale. Nonostante i partecipanti del coro si sentano inadeguati, scopriranno con loro grande sorpresa di essere portati in quello che fanno, riuscendo addirittura a fare appassionare tutta la scuola durante i loro canti e le loro coreografie.
Ovviamente in ogni puntata e durante tutta la storia, ci saranno tanti temi adolescenziali che verranno affrontati, intrinseci dalle storie d’amore e di amicizia che si verranno a formare. Il punto forte di questa serie è proprio quello di dare gioia, letteralmente Glee, divenuto vocabolo attivo nel gergo americano. E Murphy e soci ci sono riusciti, parlando in maniera molto delicata su temi quali l’accettazione di sé stesso, dell’amore e della comprensione per quelli che vengono definiti erroneamente “diversi”.
Come venne affrontata la morte di un personaggio del cast
La morte improvvisa per overdose causata da un mix di droga e alcool dell’attore Cory Monteith ha bloccato la gioia che Ryan Murphy e soci volevano trasmettere durante la loro serie tv. In quegli anni, semplicemente la serie continuò e a fatica i membri del cast si ripresero dal dolore. Il personaggio di Cory Monteith, Finn Hudson, fu fatto morire anche all’interno della serie, semplicemente senza darne una precisa motivazione in segno di tributo.
Oggi Ryan Murphy sostiene che forse avrebbe reagito diversamente. Sarebbe stato più corretto interrompere Glee dopo la morte di Cory.
“Se dovessi farlo di nuovo, ci saremmo fermati per molto tempo e probabilmente non saremmo tornati. Perché non puoi davvero riprenderti da qualcosa del genere. Non è stata, come, una morte normale in cui qualcuno è malato, e puoi vederlo. È successo così rapidamente senza preavviso”. In realtà forse è stato meglio per tutti andare semplicemente avanti.