Irene Pivetti, dalla politica alla tv: oggi la sua vita è completamente cambiata
Irene Pivetti è stata la più giovane Presidente della Camera dei Deputati dal 1994 al 1996. Oggi si torna a parlare di lei per il suo cambio vita. Vediamo di cosa si occupa…
Irene Pivetti, 59 anni, è una donna dalle infinite abilità, capace di sorprendere. Tutti ricordiamo il 15 aprile 1994, Irene lasciò tutti a bocca aperta quando, a soli 31 anni, diventò Presidente della Camera entrando nella storia come la più giovane Presidente, seconda donna eletta come Presidente, dopo Nilde Iotti. Ancora, ricordiamo tutti lo switch da vita politica a vita come autrice e conduttrice televisiva negli anni di programmi come Fa’ la cosa giusta e La giuria su La 7, Buona Domenica su Canale 5, Liberi tutti su Rete 4.
Dopo un periodo particolarmente burrascoso che nel 2020 l’ha vista personalmente coinvolta e indagata per frode nelle forniture pubbliche, Irene ha trovato la pace nel suo nuovo lavoro all’insegna della solidarietà e del bene comune.
Indagata per evasione e frode
Nell’aprile 2020, durante la pandemia di COVID-19, la Guardia di Finanza ha sequestrato circa mezzo milione di mascherine importate dalla Cina dall’azienda Only Logistic, di proprietà di Irene Pivetti, in quanto ritenute non idonee e di scarsa qualità. Si apre così il fascicolo per un un’indagine per riciclaggio, autoriciclaggio e frode fiscale su una serie di operazioni commerciali, in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo utilizzate per riciclare i proventi frutto di un’evasione fiscale di quasi 3,5 milioni di euro. Nel frattempo, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex esponente della Lega e altre 5 persone nei prossimi giorni.
Il cambio vita
Si è raccontata al Corriere della sera negli scorsi giorni: con grande entusiasmo ha descritto la sua nuova esperienza. Da un anno e mezzo lavora con una cooperativa di Monza no profit che si occupa di fragilità sociali: “Io stessa — racconta l’ex politica — ho preso una camera qui perché il locale apre alle 6.30 e chiude tardi. Sono la prima ad arrivare e l’ultima a spegnere le luci, quindi mi è sembrato più pratico restare qui, piuttosto che fare la spola da Milano.” La Pivetti ha detto che: “Ci occupiamo di offrire opportunità di lavoro – ha spiegato nell’intervista – per persone con fragilità sociali, immigrati, uomini e donne che non avrebbero molte chance di inserimento nel mercato del lavoro tradizionale. Nel ristorante diamo lavoro a dieci persone, ma a regime contiamo di assumere ancora. Il nostro obiettivo è la sostenibilità.”
Per quanto riguarda i guai giudiziari, Irene ha detto che: “È molto doloroso finire nel tritacarne, ma ho capito che la giustizia ha i suoi tempi. È una cosa che è successa nella mia vita e a questo punto preferisco uscirne con le ossa aggiustate bene, piuttosto che in qualche modo.”