“Mi facevo male da sola”: il dramma devastante di Miriana Trevisan | Ossessione folle
Miriana Trevisan ha scioccato tutti con il suo racconto, era diventata ossessionata, si faceva male da sola piuttosto che farsi aiutare. Fortunatamente qualcuno l’ha aiutata a superare questa terribile ossessione nei confronti del figlio.
Durante la puntata del 5 ottobre di Storie Italiane, Miriana Trevisan ha confessato in diretta il suo dramma che per molto tempo ha tenuto nascosto. Purtroppo capita a molte donne dopo il parto, ma ancora troppe sottovalutano questa patologia.
Stiamo parlando della depressione post partum. Questa patologia si insinua nella mente della neo mamma pochi giorni dopo il parto. Le donne hanno bisogno di essere aiutate soprattutto all’inizio, se no, la solitudine, il peso della responsabilità e l’ignoto, creano ansie e paure in loro. Ecco perché nessuno, né la donna né la propria famiglia o i medici dovrebbero sottovalutare le prime avvisaglie.
Miriana Trevisan dalla “Ruota della Fortuna” ad oggi
Miriana Trevisan è la nota showgirl italiana conosciuta soprattutto per gli esordi alla Ruota della Fortuna, La Corrida e Striscia la Notizia. Ha bazzicato fin da sempre nel mondo dello spettacolo, presenziando in diversi programmi e in diverse emittenti televisive. Molto seguita è stata anche la sua storia d’amore con il cantante Pago. Anche se il loro matrimonio è finito, da questa bellissima storia è nato un bambino.
La terribile esperienza vissuta…
Il momento della gravidanza per le donne è uno tra i più belli di tutta la vita. Si fantastica su come sarà il futuro nascituro, si acquistano giocattoli, vestiari e accessori con la speranza di dargli sempre il meglio. Quando il bambino nasce, qualcosa, in alcune mamme scatta e tutta questa gioia viene sostituita da ansia e paura. Si chiama depressione post partum. È proprio di questo che Miriana Trevisan ha parlato a Storie Italiane.
Quando è nato suo figlio si sentiva sola, si sentiva impreparata e ha iniziato a reagire in modo sbagliato come ha ammesso lei stessa: “Quello che sentivo era tutto più grande di me. Sentivo di avere fallito come mamma, ogni pianto di mio figlio per me era un fallimento. Non dormivo più, mi facevo male da sola perché volevo calmare a tutti i costi il suo pianto. Mi è successo un episodio grave. Non volevo che nessuno toccasse il mio bambino. A un certo punto mi sono addormentata e mi è scivolato il bambino a terra: sono entrata in una crisi terribile, perché mi era caduto mio figlio, un fatto gravissimo. A quel punto, ho chiesto aiuto: c’era una dottoressa di famiglia che veniva tutti i giorni da me con la sua auto, perché in quel momento aveva capito la mia fragilità. E anche le donne del vicinato passavano ad aiutarmi”.