Grande Fratello Vip, doccia gelata per i concorrenti: “I responsabili rischiano 4 anni di carcere”
I concorrenti del Grande Fratello VIP rischiano grosso. La denuncia del Codacons ai VIP. I responsabili rischiano 4 anni di Carcere. La Mediaset suda freddo.
Tornano alla ribalta il Grande Fratello Vip e i suoi concorrenti nella lista dei media, stavolta ci si mette in mezzo il Codacons per un episodio molto grave accaduto in casa Mediaset. A distanza di due anni dall’esposto sul televoto che vide uscire Franceska Pepe, il Codacons stavolta prende provvedimenti per una denuncia a carico dei concorrenti. Un ‘edizione ricca di scorrettezze questa a danni di Marco Bellavia, un concorrente della casa che da subito ha fatto parlare riguardo la scelta dei produttori del programma di farlo entrare nella casa: da parte del pubblico e degli altri coinquilini della casa, la decisione di far uscire Marco era abbastanza evidente. Sono stati proprio quest’ultimi però che lo hanno lasciato in uno stato d’isolamento tale da far preoccupare tutti. La notizia quindi è arrivata sulla scrivania del Codacons a seguito di una denuncia. Ecco cosa è successo.
Nell’esposto si legge chiaramente:” Dopo atti di bullismo a danno di Marco Bellavia: indagare per violenza privata, i responsabili rischiano fino a quattro anni di carcere“.
Gravi accuse di bullismo contro i coinquilini di Marco Bellavia
Marco Bellavia è un attore, conduttore televisivo e imprenditore italiano. Ha partecipato a varie serie di produzione Mediaset tra gli anni ’80 e ’90 come Love me Licia, Teneramente Licia e il programma per ragazzi Bim Bum Bam. Ha deciso poi, dopo mesi d’assenza nella televisione italiana di partecipare al programma Grande Fratello VIP in onda su Canale 5 come concorrente. Ed è qui che sono iniziati per Bellavia i problemi.
Dopo essere stato isolato dai compagni in seguito alla condivisione dei suoi problemi di depressione, Marco Bellavia ha deciso di lasciare di sua spontanea volontà il programma, anche se anche questa decisione è stata messa in discussione da voci trapelate sui social. Sabato 1 Ottobre è stato dato l’annuncio dal canale ufficiale della rete ma senza entrare nei dettagli: il concorrente era stato emarginato e preso di mira dagli altri inquilini dopo aver manifestato apertamente i suoi problemi di depressione, come è stato fatto vedere durante la trasmissione. Tra i suoi compagni non ha trovato il sostegno sperato nonostante abbia cercato di aprirsi e chiedere aiuto. E’ stato cacciato e anzi: alcuni dei concorrenti,tra cui Ginevra Lamborghini e Ciacci, hanno apertamente riso delle sue crisi di pianto e si sono lasciati andare a commenti poco piacevoli come definirlo “meritevole di essere bullizzato”.
La risposta del Codacons: “Né gli autori né i vertici dell’azienda hanno saputo reagire”.
Da subito alla vicenda, Il Codacons si è fatto sentire, esprimendo un’anticipazione tramite tweet di ciò che accadrà: “Nonostante quanto accaduto Nè gli autori del programma né i vertii dell’aczienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori“.
Dopo l’uscita di Marco Bellavia infatti il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in cui si chiede di accertare possibili illeciti penali e violazioni delle disposizioni vigenti in materia di Tlc. La Mediaset ancora una volta si rende protagonista di promuovere gravi episodi che rappresentano a tutti gli effetti una forma di violenza grave e diseducativa. Alla luce di quanto è potuto accadere infatti, hanno presentato un’esposto:”Presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire un’indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità dei concorrenti del GFVip e, pre concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset. L’art. 610 del codice penale stabilisce infatti che <<Chiunque, con violenza o minaccia costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni”.
E continua l’esposto con:”Il reato potrebbe configurarsi negli atti di bullismo commessi nel corso della trasmissione. All’agcom, l’associazione chiede invece di adottare provvedimenti e ssanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi”.