Gianni Morandi e la morte della figlia: il dramma l’ha spezzato per sempre
Il cantante Gianni Morandi ha perso una figlia: si tratta di un trauma impossibile da superare.
Gianni Morandi è uno dei cantanti italiani più famosi di sempre. La sua carriera è cominciata negli anni ’60 e da allora non si è più arrestata, guadagnando sempre ottimi successi. Si potrebbe pensare che la sua vita sia sempre stata felice e perfetta, ma purtroppo non è così. Un indelebile dramma lo ha segnato anni fa quando è morta la figlia Serena.
L’artista è originario di un paesino in provincia di Bologna e ancora oggi è famosissimo e attivissimo in campo musicale nonostante abbia più di 70 anni. Si tratta di uno dei cantanti più talentuosi che abbiamo mai avuto, dal momento che è riuscito a legare a sé più generazioni e ad avere quindi fan di tutte le età, anche giovanissimi. Probabilmente questo è il risultato di una ricca presenza sui social e di tutte le sue partecipazioni a Sanremo, nonché di essere una persona sempre allegra ed energica.
Non tutti sanno, però, che nasconde un passato molto triste. Tanti anni fa, infatti, ha perso una figlia e da allora le cose non sono state più le stesse. Non parla spesso di questo fatto, ma tempo fa ha voluto sfogarsi a L’intervista, il programma di Maurizio Costanzo.
Gianni Morandi, la morte della figlia Serena
Oggi Gianni Morandi è sposato con Anna Dan, dalla quale ha avuto il figlio Pietro nel 1997. Prima di conoscere la sua attuale moglie, tuttavia, è stato sposato con un’altra donna, l’attrice Laura Efrikian. La coppia è rimasta insieme dal 1966 al 1979. Con lei ha due figli, Marco e Marianna, che fino al 2009 è stata sposata con Biagio Antonacci.
Ci sarebbe in realtà, però, anche un’altra figlia nata da questo primo matrimonio del cantautore emiliano, la primogenita Serena. La bambina è nata nel 1967, ma purtroppo è morta dopo poche ore. Così ha raccontato la vicenda:
“Io e Laura Efrikian aspettavamo una figlia, sarebbe stata la nostra prima figlia. Doveva partorire a febbraio, ma ci fu questo anticipo e io stavo partecipando a Canzonissima del ’66 che finiva il 6 gennaio ‘67. Proprio la notte prima, Laura fu ricoverata d’urgenza e purtroppo la bambina ha vissuto solo 8 ore. Penso che sia stato un grandissimo dolore soprattutto per lei e anche per me”. Anche se sono passati tanti anni da allora, la perdita di un figlio è sempre un trauma impossibile da dimenticare.