Castagne: come raccoglierle, selezionarle e conservarle
Con l’autunno inizia anche il periodo delle castagne, uno dei frutti più amati delle stagioni fredde. Come raccoglierle, selezionarle e conservarle? Ecco tutto ciò che occorre sapere.
L’autunno non porta con sé solo la ripresa del lavoro o degli studi, ma anche diversi elementi: il freddo, le giornate più corte e frutti che si mangiano solo in questo periodo. Uno di questi cibi sono le castagne: come raccoglierle, selezionarle e conservarle?
Le castagne sono senza dubbio tra i frutti più apprezzati delle stagioni fredde. Non è insolito, durante i pomeriggi autunnali, vedere in mezzo alla strada i costosi baracchini che le vendono calde e pronte per essere mangiate. Oltre che mangiarle per la città, è anche bello arrostirle direttamente in casa, al forno o sul camino, con l’aiuto di una padella.
C’è chi preferisce direttamente acquistarle al supermercato, ma avete mai provato a raccoglierle direttamente nei boschi? Sapete già come vanno selezionate e come vanno conservate prima di consumarle? Ecco qualche consiglio che può tornarvi utile.
Castagne, tutto ciò che occorre sapere prima di mangiarle
Le castagne dichiarano definitivamente la fine dell’estate e l’arrivo delle stagioni fredde. Sono molto amate proprio perché possono essere consumate calde, mentre ci si trova in un luogo asciutto o confortevole, oppure per la strada durante una passeggiata in centro città.
Se desiderate reperirle personalmente, senza affidarvi a un negozio, avete bisogno di conoscere qualche trucchetto del mestiere. La raccolta, innanzitutto, comincia circa durante l’ultima settimana di settembre e continua fino a ottobre inoltrato. I frutti si ottengono raccogliendo i ricci dal terreno, che il castagno lascia cadere a terra quando sono sufficientemente maturi. Ricordatevi di non essere impazienti: è importante aspettare che cadano spontaneamente dall’albero. Se forzate i rami scuotendoli, è probabile che otteniate solo frutti acerbi o danneggiati.
La raccolta delle castagne va fatta ogni tre giorni, seguendo il ciclo di maturazione del frutto. Le migliori sono quelle che appaiono con i ricci già aperti, mentre quelle che sembrano danneggiate probabilmente contengono insetti che portano malattie. Potreste raccoglierle lo stesso per fare un favore all’ambiente, ma poi andranno buttate.
Una volta raccolte e portate a casa, inseritele tutte insieme in una bacinella piena d’acqua coperta da un panno. Vedrete che alcune inizieranno a galleggiare, mentre altre resteranno sul fondo. Quelle galleggianti hanno accumulato aria e quindi significa che sono danneggiate. Buttatele via e cucinate solo quelle rimaste.